INDICAZIONI PER LA PREGHIERA PERSONALE

Se Dio è importante occorre lasciare un tempo e un posto solo per Lui.

Cerca un tempo e uno spazio per la tua preghiera, ogni giorno, e rimani fedele.

1) FACCIO SILENZIO E MI CONCENTRO

Cerco un luogo tranquillo, in casa oppure in chiesa; assumo un atteggiamento comodo e rilassato; respiro con calma, magari ad occhi chiusi, concentrando tutta la mia attenzione su Dio, presente lì, davanti a me.

2) CHIEDO AL SIGNORE DI ILLUMINARMI

Non con molte parole, né con lunghi discorsi: basta qualche semplice espressione o invocazione detta con tutto il cuore. Possiamo invocare anche lo Spirito Santo.

3) LEGGO LA PAROLA

La preghiera è anzitutto ascoltare il Signore, lasciarmi dire quello che Lui ha preparato per me. Perciò leggo più volte e con calma quel brano della Scrittura su cui ho stabilito, in precedenza, di pregare.

Leggo lentamente il testo, senza correre subito lì dove mi sento più attratto: ci arriverò pian piano, percorrendo tutto il brano, cercando di immaginare il luogo, i personaggi, vedendo ciò che fanno, ascoltando ciò che dicono. Quello che conta è lasciarsi coinvolgere dal racconto, “entrarci dentro”, perché lì il Signore mi parla.

4) RIFLETTO SU CIÒ CHE SUSCITA IN ME

La Parola del Signore, gli episodi narrati, le parole dette dai personaggi… mi toccano e suscitano in me dei movimenti nel cuore. Questi possono essere sentimenti di gioia, di gusto, di tristezza, di sfiducia, di avversione, di ostilità, di rabbia… Sintonizzo con il sentire di Gesù: chiedo di vedere come Lui vede, di sentire come Lui sente… Medito e mi lascio interpellare dalla Sua Parola.

5) DIALOGO

Con il cuore sempre più aperto al Signore, lasciando a Lui le redini della preghiera, gli esprimo ciò che provo: sarà un’invocazione, una richiesta di aiuto, una supplica, un ringraziamento. Insomma parlo con Lui come “un amico parla ad un altro amico”, un discepolo con il suo maestro. E’ il “cuore” della preghiera. Tutta la mia vita sta davanti al Signore. A Lui la riporto, a Lui la affido, da Lui aspetto e invoco la luce e l’aiuto di cui ho bisogno.

6) RINGRAZIO

Alla fine di questo tempo di preghiera, ringrazio il Signore perché mi ha parlato, si è rivolto a me, si è fatto incontrare. Posso concludere con un Padre Nostro, un Ave Maria o come meglio sentirò.

DOPO LA PREGHIERA

Possono essere utili alcune indicazioni spicciole per il nostro cammino di crescita nella preghiera. Ne diamo solo tre.

Può giovare :

Mi procuro un diario personale su cui annotare la propria “storia sacra”, un quaderno che mi aiuti a fare memoria di quello che il Signore mi dona nel corso della mia storia.

Trascrivo su questo diario-agenda quelle frasi o versetti che più mi colpiscono: sono le “luci” che Dio pone sulla mia strada. Posso anche annotare interrogativi o dubbi che il testo biblico ha eventualmente suscitato o quello che è emerso nella preghiera e considero particolarmente significativo per me.

Tutto questo può diventare oggetto-argomento vitale su cui confrontarmi con una persona che ritengo capace di aiutarmi a progredire nel cammino di fede.

NB: Queste sono solo alcune indicazioni e mezzi che possono aiutare. Non dimentichiamo però che la preghiera è anzitutto dono dello Spirito Santo che prega in noi. Non si tratta di compiere uno sforzo personale, di applicare una “tecnica” studiata per “catturare” Dio, ma un abbandono fiducioso nelle mani del Signore.

L’importante è incontrare il Signore, ascoltarlo, farci incontrare da Lui nella nostra verità, così come siamo!

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