• scelgo il luogo e la posizione del corpo

• faccio un momento di silenzio

• penso che incontrerò il Signore

• faccio lentamente un segno di croce e un gesto di adorazione

(una genuflessione o un inchino)

• mi ricordo che Dio mi guarda sempre con simpatia e amicizia

• la grazia che il brano in questione mi vuole dare o quella grazia che io stesso voglio chiedere e voglio ottenere

• riprendo il testo lentamente, punto per punto

• uso la memoria per ricordare l’intelligenza per capire il cuore per desiderare, chiedere, ringraziare, adorare…

N.B. non avere fretta, non importa fare tutto:

è importante “sentire e gustare interiormente”

• faccio un colloquio con il Signore, in libertà, a secondo di ciò che la preghiera avrà suscitato in me: gli parlo da amico a amico, con calma

• esco lentamente dalla preghiera

• finita la preghiera, rifletto brevemente su come è andata

• se ho osservato il metodo

• quali resistenze e “frutti” ho avuto, vincendo la tentazione di “darmi il voto”: tutto infatti è prezioso: la desolazione e la consolazione.